Covid-19 – un problema pratico: l’amministrazione delegata, gli assetti organizzativi e la gestione del rischio nelle società
A cura dell’Avv. Annapaola Negri-Clementi, Managing Partner di Negri-Clementi Studio Legale
La situazione di emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da Covid-19 di cui non si può conoscere il termine, impone, tra i tanti problemi che necessitano una soluzione immediata e concreta, a mio giudizio, alle società una aggiornata e realistica valutazione dell’assetto organizzativo e dei profili di rischio che possono incidere sul sistema delle deleghe
Va raccomandato un intervento da parte dei competenti organi societari (organo di amministrazione e organo di controllo, ciascuno con il proprio compito rispettivamente di valutazione e di vigilanza sull’adeguatezza della struttura organizzativa) e delle funzioni a presidio dei rischi (comitato rischi e amministratori indipendenti, funzione di risk management) di revisione del sistema delle deleghe attualmente deliberato, al fine di presidiare il rischio di eventuali vuoti di potere decisionale e di firma sulle posizioni più rilevanti (amministratore delegato).
In caso di assenza o impedimento dell’amministratore delegato, la soluzione operativa automatica (ex lege ex art. 2381 c.c.) sarebbe evidentemente quella del recupero dell’amministrazione delegata a monte in capo all’intero consiglio di amministrazione.
In via alternativa, se si volesse mantenere una struttura di deleghe a valle, la soluzione operativa non potrebbe che essere quella di deliberare un’attribuzione temporanea di deleghe a soggetti diversi dall’amministratore delegato, in ogni caso accompagnato da successivo obbligo di reporting al consiglio di amministrazione.