Il Garante sul trattamento dei metadati tramite posta elettronica “rallenta”

Con Provvedimento del 22 febbraio 2024, n. 127 il Garante corregge le indicazioni fornite con il documento di indirizzo pubblicato lo scorso 6 febbraio sull’utilizzo dei metadati tramite posta elettronica, avviando una procedura di consultazione pubblica, che consentirà un coinvolgimento attivo dei soggetti coinvolti.

L’obiettivo è quello di acquisire osservazioni e proposte da parte dei datori di lavoro privati e pubblici riguardo alla congruità del termine di conservazione dei metadati generati e raccolti automaticamente dai protocolli di trasmissione e smistamento della posta elettronica e relativi alle operazioni di invio, ricezione e smistamento dei messaggi e, più in generale, alle forme e modalità di utilizzo degli stessi metadati, che ne renderebbero necessaria una conservazione superiore a quella di soli 7 giorni (eventualmente estensibili di 48 ore) prospettata dal Garante.

I contributi, così individuati, dovranno pervenire, entro 30 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, all’indirizzo del Garante di Piazza Venezia n. 11, 00187 – Roma, ovvero all’indirizzo di posta elettronica protocollo@gpdp.it oppure protocollo@pec.gpdp.it indicando nell’oggetto “Consultazione sul termine di conservazione dei metadati generati e raccolti automaticamente dai protocolli di trasmissione e smistamento della posta elettronica”.

Nel comunicato stampa il Garante differisce l’efficacia del precedente provvedimento.  

Sarebbe, in ogni caso, opportuno rammentare al Garante che, sulla base del principio di accountability, compete al Titolare determinare la durata del trattamento e della conservazione dei dati.

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